Alimentazione Bio e Salute

Carne bio e azienda sostenibile: cosa significano questi termini e quando è corretto utilizzarli?

Biologico e sostenibilità sono diventate ormai da diversi anni, delle buzzword, parole di moda dal significato vago, usate spesso a sproposito più per il fascino che suscitano che per quello che veramente significano. Raffaele Giannarini ci tiene a raccontare perché “I piaceri della Maremma” può definirsi  un’azienda sostenibile per carne biologica.

Raffaele, che cos’è che definisce biologica la tua carne?
Non lo decidiamo noi, esiste un ente certificatore, Biocert, con un disciplinare molto rigido e continuamente aggiornato, al quale ti devi attenere. I prodotti non possono essere acquistati se non con le dovute certificazioni e l’azienda deve avere tutti i requisiti per poter risultare biologica. I temi sono tanti e molto ben dettagliati; riguardano le modalità di riproduzione e allevamento, l’alimentazione, i pascoli e gli ambienti dove gli animali vivono. Tutte queste norme garantiscono che ogni capo cresca e si sviluppi in modo sano e naturale.
In più oggi al biologico si è aggiunta una formula altrettanto importante: la bio sostenibilità dell’azienda.

Raffaele Giannarini con un bovino di razza maremmana – I Piaceri della Maremma – Tenuta Santa Barbera

È vero, si parla tanto di biologico ma è altrettanto importante il concetto di azienda sostenibile. Come è organizzata I piaceri della maremma?
Sostenibile vuol dire avere degli spazi per gli animali molto ampi. Quindi ci vuole una predisposizione da parte dell’azienda agricola, non è una cosa che si può improvvisare. Noi abbiamo centinaia di ettari che comprendono boschi, vallate, sorgenti e laghi, quindi una serie di caratteristiche che permettono agli animali un ambiente ottimale, per poter crescere sani ed avere una vita longeva. Il termometro che misura la qualità dell’azienda è il benessere degli animali. Se vivono bene, crescono sani e a lungo. Negli ultimi venti anni, abbiamo avuto solo qualche caso sporadico di animale che si è fatto male, non abbiamo mai avuto malattie, mai. Gli allevamenti intensivi invece devono avere un contatto settimanale con lo studio veterinario. Se gli animali necessitano continuamente di cure antibiotiche o altri trattamenti, questo è il primo campanello d’allarme su cui valutare lo stato di salute degli animali.

– Leggi anche: Come vivono gli animali nella tenuta de I piaceri della Maremma

Che cosa intendi per bio sostenibilità?
Sostenibile vuol dire che il tipo di organizzazione virtuosa non dura solo un mese, ma si ripete nel tempo. Sostenibile vuol dire che l’azienda non crea e non subisce nessun impatto, non si deteriora nel tempo. Si parla della produzione di gas da parte dei bovini, ma un’azienda agricola che è bio sostenibile dimostra che è sempre a basso impatto ambientale. L’animale vive libero nei pascoli e nel bosco, si approvvigiona da sé per mangiare e, di conseguenza, non devi passare con il trattore che a sua volta consuma carburante. Oppure, il dispendio di acqua da me è minimo, perché è naturale, avviene in base alla piovosità e alla spontaneità delle condizioni atmosferiche. L’acqua viene raccolta nei laghi presenti e nelle riserve idriche del territorio, che gli animali conoscono e in cui vanno a bere. Inoltre lo stress per il terreno è minimo, perché non subisce nessuna alterazione. Nell’allevamento intensivo invece, se hai un terreno e vuoi farlo produrre tantissimo, lo devi irrigare e concimare al massimo, consumando altre energie e con un impatto ambientale eccessivo. Noi il terreno lo trattiamo solo con materiale organico naturale, facciamo le lavorazioni come si fanno da secoli, in base alle annate, si fanno le volture, le arature, che mantengono una parte del terreno più addomesticato e un’altra parte rimane selvaggio, mantenendo le proprie caratteristiche naturali.

Bovini di razza maremmana pascolano liberi nella tenuta de I Piaceri della Maremma

erbuttero

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